In questo periodo dell’ anno e cioè tra i mesi di giugno e luglio non fa mai buio.
Vivo questi periodi in uno stato di iperattività. Il mio corpo non si rilassa completamente, non si predispone per il riposo. Nelle giornate di sole le temperature arrivano fino a trenta gradi anche se l’ aria è fresca e non senti il caldo afoso che invece troviamo in Italia. Quando alzo gli occhi al cielo mi vengono in mente i film western che in genere mostrano una terra brulla e arsa dal sole dove la figura principale è sempre quello dell’ uomo che cammina in mezzo a paesaggi desolati e il sole sta li a guardarlo implacabilmente.
Il sole qui non conosce mezze misure, se decide di affacciarsi per quella giornata mostra tutta la sua lucentezza e ti guarda fisso – 24 su 24. E’ sopra di te, lo avverti. Alzi gli occhi e quei raggi di sole ti seguono , entrano dalle finestre si fanno spazio tra le fessure, tra le pieghe delle tende. Il risultato è che difficilmente riesci a riposare e sembra che le tue gambe ed i tuoi piedi abbiano vita autonoma.
La strada al crepuscolo somiglia ad un paradiso terrestre. E incredibile quanti animali puoi incontrare.
In questo periodo poi, le renne lasciano le montagne e si spostano a valle dove danno alla luce i piccoli . Ogni giorno i pastori Sami monitorano le renne, contano i nuovi nati che poi verranno successivamente marchiati per rivendicarne la proprietà. Ma voglio tralasciare l’ aspetto meno romantico della vicenda e rimanere nel sogno. Le renne sono fatte per guidare la slitta di Babbo Natale e così sarà per secoli e secoli …. 😀
E’ di notte probabilmente che le mamme renne , non occupate da altri rumori estranei si rilassano completamente e si abbandonano alle continue richieste incalzanti dei piccoli avidi di latte. E uno spettacolo meraviglioso e commovente. Più volte mi sono fermata a godermi la scena. Le renne emettono uno strano suono gutturale che aumenta man mano che avvertono dei pericoli. In estate scorrazzano un po’ ovunque e spesso soffrendo il caldo stazionano su qualche lembo di terra ancora innevato. Le renne trovano rifugio anche sotto le tettoie delle case spesso semi deserte abitate da viaggiatori occasionali. A volte , quando saliamo nei plateau ne vedi a centinaia, 200, 300 è impossibile contarle. Resti immobile e ti passano quasi accanto, puoi sentirne l’ odore e l’ adrenalina che scorre per effetto dell’ eccitazione della corsa.
E’ uno spettacolo arcano, selvaggio che ti riporta indietro nel tempo.Quel tempo letto nei libri di scuola, il tempo della creazione quando gli animali seguivano il loro istinto , vivevano liberi dall’ invasione dell’ uomo.Anche le alci fanno timidamente capolino dal bosco. Sono sempre guardinghi e in allerta e si mimetizzano bene con l ambiente circostante. Il tuo occhio fa quasi fatica a distinguerli dal resto della vegetazione. Spesso le madri vanno all’ avanscoperta lasciando i piccoli protetti dal bosco. Esse si affacciano sui cigli delle strade e restano immobili, probabilmente per accettarsi che non ci siano pericoli.
I tempi in lapponia sono tempi dilatati, notte e giorno si confondono. Con il solstizio d’ estate si va in canoa ad osservare il sole di mezzanotte. Certe sere appena piovuto andare in canoa è meraviglioso.Tutto il lago è avvolto da una leggera nebbiolina per effetto dell’ evaporazione. Dalla foresta esala un profumo intenso , un concentrato di resine e humus , uno dei più buoni profumi che abbia mai sentito in vita mia e che farebbe invidia alle più celebri maison come Chanel o Armani. Cielo e terra si confondono al punto tale che anche tu ti smarrisci in tanta bellezza.
Costeggiando il lago ti accorgi che pullula di pesci. Saltellano sulla superficie e producono piccoli mulinelli d’ acqua e d’ argento per effetto delle scaglie offerte alla luce del sole. E impossibile tenere fermo Ginger sulla canoa. Il lago è in fermento. Così per non rischiare di cappottare lo lascio scendere sulla riva opposta dove potrà correre libero seguendomi via terra. Poi, una volta stanco non esiterà ad ululare per risalire in canoa.
Con il solstizio d’ estate anche i piccoli paesi nascosti tra le foreste si trasformeranno in un via vai di gente proveniente dai paesi limitrofi. I contadini delle vicine fattorie cominceranno a fare la conta delle cose accumulate durante l’ anno ; vecchi motori, trattori, macchinari per l’ agricoltura.
Lungo le rive del lago verranno allestite delle aste . Ogni anno file chilometriche di macchine arrivano corredate di tavolini per il picnic e siederanno pazientemente per accaparrarsi il pezzo migliore. Qui a livello artigianale non ci sono partite iva da aprire, registratori di casse, licenze. Con l’ arrivo dell’ estate gli svedesi rovistano nell’ armadio si liberano delle vecchie cose e all’ allestiscono davanti casa mercatini dove vendere la paccottiglia accumulata negli anni. .
Con il solstizio d’ estate le cascate cessano la loro irruenza finalmente libere dal ghiaccio invernale. E’ anche il tempo del bagno in riva al lago e del barbecue. L’ acqua è da bere, al chiosco vendono i bicchierini di plastica – sassolini ricoprono i fondali e i pesci ti nuotano intorno . I piedi nudi poggiano su cuscini naturali fatti di muschio e licheni dalle varie tonalità spessi 15 – 20 cm. Le bacche sono ovunque…mirtilli , lamponi e certi frutti di bosco molto pregiati e rari che in inglese si chiamano cloud berry proprio per la loro forma a nuvoletta. E’ infatti il tempo delle marmellate e delle torte di frutta che vengono vendute lungo le strade dalle massaie di Funasdalen.
Che sia questo il Paradiso? Penserei proprio di si ! ed e’ anche un ottima occasione per venire a trovarmi guardando uno dei miei programmi estivi! Buona vita 😉
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